Associazione Liguria Pride: per i diritti LGBTQ+

pride

cos'è il pride

Il Pride è storicamente il luogo della libera espressione, dei corpi, delle identità, delle appartenenze. Nata come manifestazione per dare voce e visibilità alle istanze di libertà, autodeterminazione, inclusione e uguaglianza della comunità lesbica, gay, bisessuale, trans*, queer, intersessuale, asessuale e a tutte quelle persone che non si riconoscono nel binarismo di genere (LGBTQIA+), ha accolto da tempo la presenza di associazioni, reti, collettivi, sindacati e persone eterosessuali non solo come testimoni di solidarietà ma anche come protagoniste/i di una lotta comune.

la storia

Il Pride raccoglie rivendicazioni che vengono da lontano: il coraggio e la disobbedienza di Rosa Parks; la radicalità del ’68, con gli/le studenti e gli/le operai/e uniti/e nella richiesta di un mondo più giusto; la forza dei moti di Stonewall del 1969, con la comunità LGBT newyorkese che – stufa di soprusi, violenze e clandestinità – alzò la testa con un gesto rivoluzionario d’orgoglio; l’ironia graffiante delle lotte femministe per l’autodeterminazione, contro misoginia e sessismo. Chi si è battuto/a prima di noi per un mondo più libero e inclusivo, ci ha lasciato in eredità uno spazio aperto e laico per l’espressione del dissenso, oggi a rischio di essere ristretto e cacciato dallo spazio pubblico.

i governi

I governi europei sempre più ergono muri, chiudono i porti, militarizzano i confini: una politica dominante rafforzata dalla sua narrazione pervicace e ipocrita basata sul rifiuto, l’isolamento, l’esclusione del diverso da sé. Confini materiali e simbolici che vanno necessariamente attraversati: perché sconfinare è umano, ma è anche un atto politico. È rompere ogni rigidità identitaria, rovesciare schemi e paradigmi che si pensano assoluti, naturali, superiori, predominanti.

il nostro punto di vista

Respingiamo la retorica della sobrietà e del decoro, che da sempre domina le polemiche attorno al Pride. Il Pride non è una manifestazione in punta di piedi che non mette in discussione nulla. Il Pride è una manifestazione che rivendica innanzitutto libertà e per farlo utilizza anche l’aspetto gioioso della parata, con tutti i suoi eccessi colorati e trasgressivi che richiamano sia le gesta delle drag queen nei moti di Stonewall, sia il carnevale, con il suo portato liberatorio ed egualitario. Nessuno può reprimere e controllare i nostri corpi. Noi non dettiamo a nessuno il dress code con il quale scendere in strada: il Pride è innanzitutto libera espressione di sé.

Il Pride è uno spazio che non tollera chi questa libertà vuole comprimere o reprimere; è un momento di gioia e di coraggio, di visibilità e di rispetto, e di consapevolezza e autodeterminazione. La critica, lo sberleffo, l’apprezzamento ne sono parte costitutiva.

Non pratichiamo censure, ma confidiamo nell’autocensura se questi valori non sono condivisi.

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